Al termine di un processo partecipativo ed a distanza di tempo si riflette sul manufatto edilizio ribattezzato N.A.V.E., controversa opera architettonica, frutto di un concorso pubblico, ubicata nel quartiere denominato "Rione Cocuzzo" a Potenza. In quegli stessi luoghi l'artista e amico Massimo Lovisco abitata da sempre e da quel "Serpentone" e dal vicino "Serpentino" nascono e crescono molte idee innovative vedi AmnesiacArt
martedì 30 novembre 2021
Geomappa di Rione Cocuzzo-Potenza-Acquerello su carta Amatruda
Al termine di un processo partecipativo ed a distanza di tempo si riflette sul manufatto edilizio ribattezzato N.A.V.E., controversa opera architettonica, frutto di un concorso pubblico, ubicata nel quartiere denominato "Rione Cocuzzo" a Potenza. In quegli stessi luoghi l'artista e amico Massimo Lovisco abitata da sempre e da quel "Serpentone" e dal vicino "Serpentino" nascono e crescono molte idee innovative vedi AmnesiacArt
domenica 5 settembre 2021
sabato 6 marzo 2021
mercoledì 28 ottobre 2020
martedì 15 settembre 2020
martedì 18 agosto 2020
Tra Taccone e Genzano di Lucania: i valori di Danilo l'ultimo abitante del Borgo
BORGO TACCONE
The rural settlement of Borgo Taccone in Basilicata dates back to the land reform of the 1950s.
This important social reform was aimed at redistributing property expropriated from the great landowners to farmhands.
The village, at first densely inhabited, progressively shrunk in population in the 1960s and 70s, coinciding with the great internal migratory flow from south to north.
Today, only a few families live in Borgo Taccone and most of the buildings are abandoned. The story of this village is therefore representative of the relatively recent processes of social transformation in the south.
Observing Borgo Taccone today implies observing the skeleton of the agricultural identity of the south.
It also gives us a chance to reflect, in a historic moment such is ours, on a social reform that remains important despite its failure.