Geomappa di Statte




 

TITOLO: GEOMAPPA DI STATTE dimensioni 106 cmx 77cm

 

si ispira direttamente alla Storia di Statte e alla Cultura del territorio. E' una schematizzazione dell'ortofotografia di Statte e dell'area del Comune di Taranto occupata dall'Italsider. E' una visione dall'alto cartografica che dialoga con tre figure.

La viaggiatrice e scrittrice inglese Janet Ross simboleggia un richiamo alla cultura , a lei che ha scritto molti libri e che ha soggiornato a Statte. La Janet ha in mano il libro che pubblicò nel 1889 "La terra di Manfredi Principe di Taranto e re di Sicilia". Dal quel libro, poi, scaturirono numerose altre pubblicazioni della Janet, che visse in Toscana, e che sono indicati nel dipinto.

Gli stattesi non si arrendono e puntano al territorio alle gravine alle masserie ed ai tanti turisti inglesi che già soggiornano nell'area. Il futuro di Statte si gioca su scelte diametralmente opposte alle scelte compiute nel passato. Sulla sinistra del dipinto le figure

evanescenti di un padre con il figlio è un omaggio alle tante persone che non ci sono più a causa delle malattie conseguenziali all'inquinamento industriale che ha influito pesantemente sul territorio. Dietro queste figure come fantasmi altre figure in secondo piano volano in alto. Nella parte centrale del dipinto la dicitura Leucos Aspis (Serpe Bianca) è un rimadare ai Leucaspidi che si accamparono nella gravina di Leucaspide. In medaglioni circolari dorati le bellezze del territorio da valorizzare.

 

 

Sulla base costituita dall’ortografia di Statte si evidenziano tre figure emblematiche. 

La scrittrice ottocentesca Janet Ross, è un richiamo alla cultura, mentre  le figure evanescenti di un padre e figlio ci ricordano le sofferenze patite dalla popolazione a causa dell’inquinamento provocato dall’industria siderurgica. La dicitura “Leucos Aspis” rimanda ai Leucaspidi che si accamparono nella Gravina.


opera selezionata per il MCArt Prize II° edizione



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